Descrizione
PETROLIO
Si sa, Petrolio di Pier Paolo Pasolini è la sua opera più ultima, quella che avrebbe messo a nudo lui come artista, come poeta, ma soprattutto come uomo. Va in contemporanea con Salò (o le 120 giornate di Sodoma), la sua ultima opera cinematografica, che rispecchia molto la grammatica anti narrativa di Petrolio. Un incontro complessissimo di proletariato, sottoproletariato e borghesia, dove le vite s’intrecciano senza mai toccarsi. Ma Petrolio è “solo” una bozza, non compiuta, addirittura pubblicata postuma di vent’anni e che certo doveva rispecchiare una forma altamente complessa di linguaggi: ma forse, se l’autore fosse riuscito a finirlo, sarebbe potuto essere più comprensibile al pubblico. Avere maggiore accesso alla comprensione del pubblico. O forse no. Nel mio progetto non seguirò l’andamento temporale dello scritto (di fatto, la storia è a-temporale, ma con una linea ben precisa) ma prenderò spunto da degli indici, anche minuscoli frammenti di discorso, emozioni che mi suscita quella determinata frase, luogo o personaggio. Sto iniziando una seconda rilettura, e mi sto segnando le parti che mi suscitano forte interesse, come lo sdoppiamento di Carlo, che si trasforma a sua volta in Carlo di Tetris e Carlo di Polis, diventando quindi l’immagine di tre uomini. Nelle mie immagini sarà spesso presente il nudo, con una mascolinità che rispecchia molto quella dell’autore: uomini giovani, puerili, riccioluti e scuri, magari con ghirlande in capo. La composizione delle fotografie sarà di matrice cinematografica, con i corpi che si liberano nello spazio in differenti pose in primo, secondo e terzo piano, come nelle inquadrature cinematografiche di Pasolini. In questa chiave ci tengo anche a sottolineare l’omosessualità libera ed esibita che è presente nel libro, con corpi vicini e che si sfiorano. Reputo importante la struttura delle scenografie presenti nel libro che riporterò in forma contemporanea, e come Pasolini nel capitolo (a sua volta suddiviso in sotto-capitoli) “Il Merda”, descrive dei cubi colorati, sparsi in una via ai margini della città di Roma. La vendita di bambine e l’omicidio di Feltrinelli, con il suo corpo ritrovato anch’esso in un luogo marginale, in cui si mescolano natura e industria. Mi piacerebbe, inoltre, scattare delle immagini nella sua amata Roma al Lido di Ostia, ai margini della città di Roma, dove lui amava ritrarre le borgate. Come ho constatato grazie e tramite l’esercizio di bibliografia e selezione citazioni, Petrolio per me sarà una fonte assolutamente fondamentale di parole da trasformare in immagini. Ma l’aderenza al testo non sarà totale, certo prenderò delle parole, ma mai frasi intere o interi capitoli da riprodurre alla perfezione: una parola, o due, o un concetto che cercherò di ricreare visivamente, secondo una poetica mia. E’ importantissimo tenere come riferimento il poeta, ma anche importante cercare una nuova chiave di lettura, senza ovviamente stravolgere l’intento del manoscritto: ovvero quello di criticare profondamente la società contemporanea.