Descrizione
Play The Game Over
Il fenomeno dei videogiochi è la carta d’identità della nostra società. Il mio progetto solleva questioni legate al pregiudizio, alla socievolezza, all’identità e al business, concentrandosi su ciò che è reale e ciò che non lo è. Ho scelto di utilizzare una sintesi cromatica visiva che si collega al mondo dello sport e del gioco, per enfatizzare le similitudini tra i due ambiti e stimolare l’osservatore a interrogarsi sulla futura virtualizzazione della propria identità. Gli ultimi anni hanno portato nuove abitudini e stili di vita a causa della pandemia. In futuro, l’uso di ambienti virtuali per molte attività sarà sempre più comune. Questo sta accadendo da anni: i videogiochi sono diventati il vero riflesso della società contemporanea e il banco di prova di tutto ciò che accadrà. L’ambiente di gioco si è evoluto in modo drammatico. La competizione ha portato molti videogiochi a trasformarsi in veri e propri sport. Gli Esports sono stati ufficialmente dichiarati sport olimpici nel 2017. Dietro una squadra di Esports ci sono molte identità professionali: manager, allenatori e trainer, che si riuniscono all’interno di case di gioco dedicate. La cultura contemporanea è fortemente influenzata dai videogiochi. Il vocabolario delle nuove generazioni include termini provenienti dal linguaggio videoludico. La musica e il cinema mostrano continui riferimenti al gioco. Nel 2020/2021, l’industria dei videogiochi ha generato ricavi superiori a tutti gli altri settori dell’intrattenimento. Sono nati nuovi lavori come lo streamer, il commentatore e molti altri. All’interno delle famiglie si è creato un gap generazionale a causa della disinformazione. Ma i genitori stessi sono nati e cresciuti con i videogiochi e sono anche giocatori. Gli smartphone hanno infatti portato il gioco nelle mani di tutti. Play The Game Over è un progetto in continua evoluzione iniziato nel 2017, come i videogiochi stessi e come la fotografia che ne deriva che realizzo. Una ricerca continua che negli anni ha ricevuto diversi premi e pubblicazioni e che, nel 2023, è diventata il mio primo libro fotografico.